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Dirigenti Scolastici: ecco tutti i poteri giunti dalla nuova Riforma

lentepubblica.it • 10 Luglio 2015

dirigenti-scolastici-300x131Una vera e propria rivoluzione copernicana quella del DDL di riforma della scuola che ieri è stato votato definitivamente dalla Camera. Il passaggio di gravitazione dalla collegialità al dirigente come responsabile di importanti processi per il funzionamento della scuola, hanno acceso il dibattito. Vediamo di quali poteri parliamo.

 

Piano dell’offerta formativa

 

Il dirigente, a differenza della bozza iniziale di riforma, non elaborerà più il piano dell’offerta formativa, ma ne darà “l’indirizzo”. Il POF, che sarà triennale, dovrà essere elaborato concretamente dal Collegio docenti e approvato dal Consiglio d’istituto. L’avvio dei nuovi POF avverrà il prossimo anno scolastico e il piano dovrà essere elaborato entro ottobre del 2015 per l’anno 2016/17. Mentre per il 2015/16 varranno ancora le vecchie regole.

 

Valutazione dei docenti

 

Altro punto caldo del dibattito. Anche qui l’iniziale progetto è stato modificato. Infatti, il dirigente sarà affiancato da un comitato di valutazione composto da docenti, genitori e studenti, nonché un membro esterno dell’USR. Il comitato elaborerà i criteri, ma sarà sempre il dirigente ad assegnare i premi ai docenti. Il sistema sarà attivo fin da quest’anno. Non si tratta di un sistema di valutazione vero e proprio, esso sarà elaborato nel prossimo futuro, come evidenziato durante il dibattito parlamentare dall’Onorevole Malpezzi.

 

Individuazione dei collaboratori scolastici

 

Il dirigente potrà scegliere i propri collaboratori, fino al 10% dell’intero collegio docenti. I collaboratori dovranno rientrare nel computo dell’organico dell’autonomia. Non è ancora ben comprensibile come il Ministero intenda gestire la questione degli esoneri e semiesoneri, dato che l’organico dell’autonomia entrerà operativo il prossimo anno (2016/17). Vi rimandiamo al seguente articolo.

 

Alternanza scuola-lavoro

 

Si tratta di una novità della riforma che consentirà l’avvio dell’apprendistato per 400 ore in tre anni per tecnicie professionali e 200 per i licei. Anche qui il dirigente avrà un ruolo di primo piano, infatti dovrà stipulare le convenzioni con le azienda, occuparsi dei rapporti tra azienda e scuola per quanto riguarda la didattica e i calendari, redigere una valutazione sulla collaborazione.

 

Chiamata dei docenti

 

La norma più contestata dai docenti e dai sindacati. I docenti saranno incaricati dai dirigenti scolastici attraverso i curriculum e non più per scorrimento di graduatoria. L’avvio della chiamata avverrà dal prossimo anno scolastico. Le assunzioni per il 2015/16 avverranno secondo le vecchie regole.

Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)
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Adele Due
Adele Due
10 Luglio 2015 10:22

e con quali aziende?

Salvatore Biscari
Salvatore Biscari
10 Luglio 2015 11:15

Il processo di trasformazione delle scuole in aziende ormai è completo. Le nuove aziende, massificate e uniformate, sono i nostri istituti scolastici. Con buona pace dell’insegnamento.

Vincenzo Serra
Vincenzo Serra
14 Luglio 2015 15:35

E gli ata, dsga in primis? Saranno valutati da chi?

massimo manetti
massimo manetti
30 Settembre 2015 12:39

Ha indorato la pillola. Le assunzioni del Preside decorrono dall’anno prossimo. Quello è il pezzo forte di Renzi, da buon democristiano ,sa che cosa vuol dire avere il potere di assunzione tramite i suoi camerieri presidi.